L'arrivo delle precipitazioni più organizzate si spera entro l'ultima settimana del mese.

La terza ed ultima decade di marzo almeno inizialmente presenterà poche novità rispetto a quanto abbiamo visto finora. Le correnti occidentali infatti resteranno confinate nella fascia delle medie di latitudini europee, concedendo solo occasionalmente il passaggio di qualche perturbazione poco incisiva.

Questa situazione incancrenita poggia radici in una modifica della circolazione atmosferica sull'Europa e in particolare in un restringimento della cosiddetta fascia temperata, in particolare in questi ultimi anni osserviamo un'espansione della cella di Hadley che in Europa trova espressione in una maggiore espansione degli anticicloni delle Azzorre e africano. Si tratta di una nuova realtà con cui dovremo confrontarci spesso nel clima del futuro.

Tuttavia sul finire del mese alcune soluzioni previsionali ipotizzano lo sviluppo di una saccatura più pronunciata verso il Mediterraneo. Lo sviluppo di questo vortice di bassa pressione potrebbe organizzare una perturbazione più decisa, in grado di coinvolgere una fetta più ampia del territorio italiano tra domenica 26 e martedì 28 marzo.

Data la distanza previsionale è ancora impossibile stabilire con esattezza quali regioni verranno coinvolte. D'altro canto anche questa previsione presenta ancora ampi margini di incertezza, sebbene la media Ensemble dei modelli sembri andare verso questa direzione.