L'Italia resta al freddo ma senza eccessi.

La circolazione atmosferica nell'ultima settimana di gennaio vedrà protagoniste ancora le masse di aria fredda in arrivo dall'Artico. Dovremo tuttavia fare i conti con l'esuberanza dell'alta pressione sull'oceano Atlantico e la Penisola Iberica.

La stagione invernale proseguirà con temperature più basse rispetto alla prima metà di gennaio, ma non si potrà comunque parlare di valori di freddo particolarmente eclatanti. La circolazione, infatti, risentirà proprio dell'influenza stabile portata dall'alta pressione sull'ovest Europa. Questo significa che le masse d'aria più gelide si manterranno sempre a debita distanza dall'Europa meridionale, limitandosi ad interessare soltanto il nord della Russia e la Scandinavia. Freddo moderato per l'Italia ma senza eccessi.

Mercoledì la temperatura salirà ancora di qualche grado, mentre giovedì si farà strada una nuova riduzione dei valori termici generali, con l'arrivo dell'ennesimo impulso di aria artica. Il raffreddamento della temperatura sarà certamente più sensibile al nord e lungo i versanti adriatici, ma su questi due settori inserito in un contesto asciutto.

Lo sviluppo di una nuova depressione da contrasto sui bacini meridionali sarà accompagnato da nuvolosità e precipitazioni per Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata e Campania. Nel fine settimana il tempo resterà ancora instabile sulle regioni meridionali. Ventoso lungo i versanti tirrenici, freddo al nord.

Qualche episodio di neve fino a bassa quota sarà probabile su Marche e Abruzzo ma con scarsi accumuli.

Infine ecco affacciarsi una distensione temporanea dell'alta pressione verso l'Europa tra domenica e lunedì, con una parentesi di tempo soleggiato questa volta accompagnato da un sensibile rialzo termico segnatamente al nord. A seguire (lunedì 30, martedì 31) una nuova perturbazione in arrivo da nord potrebbe ancora una volta interessare i versanti adriatici e il sud.