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Asparagi, tutto sul re delle verdure

13:30
2 maggio 2025

Curiosità e Didattica
Asparagi, tutto sul re delle verdure

Con l’arrivo della primavera, gli asparagi tornano a essere i veri protagonisti delle tavole italiane. Apprezzati per la loro versatilità in cucina, si prestano a mille interpretazioni: bolliti e serviti con burro fuso, accompagnati dalla classica salsa olandese oppure utilizzati in fresche insalate primaverili. Ma oltre al gusto, c’è un altro aspetto che li rende speciali: la loro sorprendente resistenza agli stress climatici. In un periodo segnato da precipitazioni irregolari e frequenti episodi di siccità, questa coltura si distingue per la sua capacità di adattamento, grazie a radici profonde che attingono umidità anche negli strati più aridi del terreno.

Questa resilienza climatica fa degli asparagi una coltura particolarmente adatta alle condizioni meteorologiche sempre più variabili che caratterizzano la primavera in molte regioni italiane. Infatti, nonostante la scarsità di piogge osservata in alcune zone negli ultimi giorni, la raccolta procede senza intoppi e i banchi dei mercati si riempiono di turioni freschissimi. Per scegliere quelli migliori, basta osservare alcuni semplici segnali: punte ben chiuse, taglio alla base ancora umido e il caratteristico "scricchiolio" quando vengono strofinati tra loro.

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Per chi vuole conservarli più a lungo, il consiglio è di avvolgerli in un panno umido e riporli in frigorifero, dove restano freschi per un paio di giorni. Gli asparagi bianchi vanno sbucciati completamente prima della cottura, mentre quelli verdi no, e per mantenerne intatto il sapore è ideale bollirli in acqua salata con un pizzico di zucchero e qualche goccia di limone. Volendo, si possono anche congelare da crudi: si conservano per circa sei-otto mesi, permettendo di gustare un po’ di primavera anche quando la stagione sarà ormai un ricordo

Andrea Mastropasqua
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