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19:36
27 settembre 2023

Cronaca meteo
Regno Unito: venti fino a 130km/h

maltempoLa furia della tempesta Agnes vista dal nostro Radar Meteo

Mentre i paesi del Mediterraneo rimangono sotto l’influenza dell’alta pressione, una tempesta di pieno stampo autunnale travolge il Regno Unito portando potenti raffiche di vento associate a impetuose mareggiate.

Sono attualmente in vigore diversi avvisi per inondazioni e mareggiate in conseguenza dell’impatto di Agnes sul Regno Unito. Si tratta di una violenta depressione extratropicale che nelle ultime ore ha portato venti di tempesta con picchi fino a 130km/h sulle coste sud-occidentali dell’Irlanda, il Galles e la Cornovaglia.

Il Met Office ha emesso un avviso giallo per forti venti che copriranno la maggior parte del Paese. Oltre ai forti venti la tempesta porta in queste ore intense precipitazioni lungo le coste occidentali. Particolarmente colpite da pesanti precipitazioni le località di Dumfries, Galloway, Aberdeen.

Tempesta Agnes: come si è formata?

Agnes si è formata in seno a una profonda zona di bassa pressione che si è sviluppata nell'Atlantico. Quest’area di bassa pressione si è ulteriormente rafforzata dal contributo fornito dall’ex tempesta tropicale Ophelia che ha colpito la costa nord-orientale degli Stati Uniti durante il fine settimana.

maltempo, vento, tempesta, meteoRaffiche di vento fino a 130km/h sono state misurate poche ore fa nel sud del Regno Unito.
William Demasi
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15:38
27 settembre 2023

Curiosità
Nebbia: 10 consigli e regole empiriche

Nebbia nei campiNebbia nei campi

È iniziata la stagione della nebbia. In Autunno ed Inverno, le figure di alta pressione possono localmente determinare la formazione di una fitta nebbia. Abbiamo messo insieme dieci fatti interessanti sulla nebbia.

1. La nebbia si forma nelle notti serene

Soprattutto nei mesi invernali, la superficie terrestre si raffredda considerevolmente nelle notti limpide. La temperatura scende fino a raggiungere il Punto di rugiada e la condensa si insinua: si forma la nebbia al suolo.

Le nuvole, d'altra parte, agiscono come un piumone e mantengono il calore sul terreno. Questo inibisce la formazione di nebbia.

2. Più caldo in montagna che a valle

In condizioni meteorologiche con nebbia, abbiamo a che fare con uno strato di "Inversione termica", in cui la temperatura aumenta con l'aumentare dell'altitudine. Ciò significa che spesso è molto più caldo sulle montagne (in quota) che nelle zone pianeggianti o di fondovalle.

3. Il nostro Radar Meteo mostra la nebbia

Attraverso il nostro Radar meteorologico è facile vedere quali aree sono interessate dalla nebbia. Se stai facendo un'escursione o un'escursione, puoi assicurarti che la destinazione sia fuori o sopra la nebbia.

4. Limite superiore basso - risoluzione più veloce

Meno spesso è lo strato di aria umida, più velocemente si dissipa durante il giorno.

5. Fenomeni spettrali

spettroSi tratta di un fenomeno ottico: l'ombra ingrandita di un osservatore proiettata a mezz'aria su qualsiasi tipo di nuvola di fronte a una forte fonte di luce.

Quando la luce del sole cade sulle goccioline d'acqua della nebulosa, misteriosi fenomeni ottici, come "il fantasma di Brocken" possono apparire ai nostri occhi.

6. Il vento come killer della nebbia

Solitamente il vento dissipa la nebbia o ne impedisce addirittura la formazione.

7. La maggior parte della nebbia si forma nei fondovalle

Le aree più spesso afflitte dalla nebbia si trovano nelle valli fluviali e sulle rive dei laghi. Soprattutto in autunno, molta umidità evapora dalle acque ancora calde, che è quindi disponibile per la formazione di nebbia. Sulle coste, un processo diverso, soprattutto in Primavera, sta causando il cosiddetto "Caligo" o "Lupa di mare".

8. Le previsioni del tempo in condizioni di nebbia sono difficili

Sono sicuro che sia capitato a tutti: le previsioni indicano una giornata soleggiata, ma dopo ore di attesa sei rimasto seduto avvolto da un grigio permanente. Le previsioni della nebbia sono tra le più complesse, sopratutto quando si tratta di determinarne le tempistiche.

9. Alti inquinanti in condizioni di nebbia

Soprattutto in inverno, quando c'è molto riscaldamento, gli inquinanti nell'aria rimangono vicino al suolo. A causa dell'inversione, non c'è ricambio d'aria. Questo è il motivo per il quale la Val Padana spesso viene indicata come uno dei luoghi più inquinati d'Europa: la sua particolare orografia impedisce al vento di raggiungere i bassi strati che possono rimanere per intere settimane avvolti nella nebbia.

L'inquinamento da particolato non solo aumenta per noi esseri umani, ma intensifica anche la formazione di nebbia da parte del vapore acqueo che condensa sulle particelle sottili di fuliggine.

10. La nebbia come spunto fotografico

I panorami nebbiosi autunnali sono una delle cose più belle che la fotografia abbia da offrire. La prospettiva del mare di nebbia dalle montagne o dalle colline, regala immagini incantevoli.

Redazione Meteo & Radar
11:04
27 settembre 2023

Cronaca live
Forte terremoto, paura ai Campi Flegrei

Un nuovo sciame sismico è attualmente in corso sull'area dei Campi Flegrei, nei pressi di Napoli.

Questa notte, mercoledì 27 settembre, una forte scossa di magnitudo 4.2 si è verificata alle ore 3:35 ed è stata avvertita in modo chiaro su alcuni quartieri del capoluogo partenopeo. Secondo quanto comunicato dall'INGV, il sisma si è verificato ad una profondità di circa 3 chilometri e si tratta di uno dei terremoti più forti delle ultime settimane.

terremoto, sisma, flegrei, vulcano, geologiaTerremoto magnitudo 4.2 registrato questa notte ai Campi Flegrei.

Grande spavento tra la popolazione che si è svegliata di soprassalto. Il terremoto è durato diversi secondi facendo attivare sirene e allarmi nel cuore della notte. Sempre secondo quanto riportato dall'INGV, per l'area dei Campi Flegrei si tratta della scossa più forte degli ultimi 40 anni.

solfatara
William Demasi
09:30
27 settembre 2023

Cronaca meteo
Aurore boreali visibili dall'Italia

auroraAurora boreale sulle Alpi lombarde.

Nella notte tra il 24 e il 25 settembre l'aurora boreale è stata osservata perfino sui cieli del nord Italia. Lungo tutto l'arco alpino tra l'1 e le 4 della notte il cielo ha assunto una tenue colorazione rossastra.

Trattandosi di un fenomeno del tutto inaspettato alle nostre latitudini purtroppo non è stato fotografato da nessuno ma per fortuna le innumerevoli webcam disseminate per il territorio hanno ugualmente ripreso il fenomeno. Vedere l'aurora boreale al di sotto del 50° di latitudine è un fenomeno decisamente inusuale, pensate che la scorsa notte le aurore si sono spinte fino a 45° di latitudine nord, equivale a dire alla stessa latitudine di una città come Torino.

auroraAurora a Kalser Tal, in Sud Tirolo.

In genere le aurore boreali sono visibili soltanto sul nord Europa, su paesi come Islanda, Norvegia e Finlandia, quando però l'attività del Sole aumenta, e questo succede soprattutto durante i cicli solari di intensità più elevata, questo fenomeno può essere osservato anche a latitudini più basse.

Negli ultimi giorni le aurore sono state osservate anche in Germania, mentre nella notte tra lunedì 25 e martedì 26 una tenue colorazione rossastra è apparsa anche su località italiane come Campiglia Marittima, Cortina d'Ampezzo e le montagne del Sud Tirolo.

William Demasi
07:09
27 settembre 2023

Tendenza meteo
Fine settembre dal sapore estivo

meteo, previsione, caldo, temperatura, weekend

Confermato un forte e caldo anticiclone fino ai primi di ottobre, poi ci saranno delle novità.

L’ennesima elevazione dell’anticiclone subtropicale raggiunge un culmine nel pieno della stagione autunnale e lo fa in grande stile. Gli ultimi giorni di settembre vedranno una forte ingerenza delle masse d’aria africane che porteranno temperature assai elevate soprattutto sull’Europa occidentale. Picchi termici nuovamente superiori alla soglia dei 30°C saranno alla portata su Portogallo, Spagna e Francia ma anche in Italia non si scherzerà.

meteo, previsione, anticiclone, caldoAnalisi in quota riferita a domenica 1 ottobre, forte anticiclone sull'Europa.

Sul nostro Paese l’apice dell’ondata di caldo verrà toccata tra sabato 30 settembre e martedì 3 ottobre. Le temperature più elevate saranno appannaggio delle regioni settentrionali, dove il caldo si farà sentire anche in quota, su Alpi e Appennino.

meteo, previsione, autunno, ottobreAnalisi in quota riferita a giovedì 5 ottobre, i venti occidentali tenteranno una riconquista dell'Europa, con risultati ancora incerti.

QUANDO FINIRÀ?

Dagli aggiornamenti di questa mattina arrivano indizi anche su una possibile data di termine dell’ondata di caldo, ipotizzata dal centro di calcolo europeo da giovedì 5 ottobre, dapprima con una attenuazione del campo anticiclonico, poi forse con l’entrata di una perturbazione (da confermare).

William Demasi