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Dopo le abbondanti nevicate rimane elevato il rischio valanghe

Cronaca
Rischio valanghe elevato

valanga

A seguito delle persistenti e copiose nevicate verificatesi nelle ultime ore nelle regioni settentrionali d'Italia, i livelli di allerta valanghe hanno raggiunto il grado 4, classificato come "forte", secondo il bollettino emesso dall'AINEVA (Associazione Interregionale Neve e Valanghe). Le aree interessate da tale allerta includono diverse regioni montuose, tra cui la Lombardia, l'Alto Adige e il Friuli-Venezia Giulia, coinvolgendo specifiche zone come le Alpi Retiche Orientali, le Prealpi Bresciane, il Gruppo Tessa, le Alpi Giulie, e altre.

In Trentino-Alto Adige, dove si sono registrati accumuli di neve fino a 70 cm sopra i 1500 metri, il pericolo valanghe è considerato "forte", con particolare attenzione richiesta per le escursioni e le discese fuori pista. Le condizioni meteo, caratterizzate da neve fresca e neve vecchia a debole coesione, rappresentano una fonte significativa di pericolo, con la possibilità di valanghe per scivolamento di neve e valanghe di neve a debole coesione.

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Il rischio valanghe è valutato come "marcato", grado 3, a causa delle recenti nevicate che hanno portato accumuli fino a un metro oltre i 1200 metri di quota. Si sottolinea che la neve fresca e gli accumuli ventati possono facilmente provocare distacchi sia provocati che spontanei, rendendo necessaria una grande attenzione durante le attività in montagna.

Le abbondanti nevicate hanno interessato le regioni montuose delle Dolomiti e delle Prealpi, con una media di 25-45 cm di neve fresca sopra i 1600 metri, raggiungendo anche i 35 cm a Cortina d'Ampezzo. Ulteriori precipitazioni sono previste, con una stima di aggiunta di 25 cm di neve fresca sulle Dolomiti sopra i 2000 metri e fino a 35 cm sulle Prealpi oltre i 1500 metri.

Le autorità mettono in guardia sul possibile pericolo di valanghe spontanee di neve a debole coesione, con particolare attenzione alle pendenze ripide esposte a ovest, nord ed est. Sono stati segnalati spessori di neve fresca significativi, come i 50 cm a Passo Falzarego e Col dei Baldi, 40 cm ad Arabba, e 30 cm a Falcade. Le operazioni preventive di prevenzione delle valanghe sono state eseguite in Alto Adige, dove il sistema 'Daisy Bell' è stato utilizzato per causare il distacco controllato di masse di neve instabile nei pressi del Lago di Fedaia.

Alpi sepolte dalla neveScopri di più

Nelle regioni di Valtellina e Valchiavenna, il maltempo persiste con piogge battenti e abbondanti nevicate oltre i 1300 metri. Le temperature sono in calo, e significative quantità di neve fresca sono cadute in diverse località come Livigno, dove sono stati registrati 100 cm di neve fresca.

Andrea Mastropasqua
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