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Il Pacifico travolto dal caldo record

16:29
22 giugno 2025

Clima e ambiente
Il Pacifico travolto dal caldo record

Le barriere coralline soffrono il riscaldamento globale. - © Andrea Izzotti / Shutterstock.com

Il 2024 ha messo a dura prova il Sud-Ovest del Pacifico, travolto da condizioni climatiche estreme e un caldo mai registrato prima. Gli oceani della regione si sono riscaldati in modo anomalo, con oltre 40 milioni di chilometri quadrati colpiti da intense ondate di calore marine. Le temperature superficiali dell'acqua sono salite in media di quasi mezzo grado rispetto al trentennio 1991–2020, provocando gravi danni agli ecosistemi, tra cui lo sbiancamento diffuso della Grande Barriera Corallina.

Anche il livello del mare ha continuato a salire più velocemente della media globale, con un aumento di circa 4 mm all’anno. Per le isole del Pacifico, dove buona parte della popolazione vive a ridosso del mare, il fenomeno rappresenta una vera e propria minaccia alla sopravvivenza, aggravata da erosione delle coste, infiltrazioni di acqua salata e crescenti difficoltà nell’accesso a cibo e acqua dolce. Nel frattempo, le Filippine hanno vissuto una stagione dei tifoni fuori scala, con 12 tempeste solo tra settembre e novembre e pesanti perdite umane ed economiche.

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In Nuova Guinea, l’ultimo ghiacciaio tropicale ha perso metà del suo volume in un solo anno, e potrebbe sparire del tutto entro il 2026. Oltre 50.000 persone sono già costrette ogni anno a lasciare le proprie case per colpa di maree sempre più invadenti e fenomeni meteo estremi. E mentre i sistemi di allerta si rivelano cruciali per salvare vite, emergono anche le ferite invisibili: il distacco forzato da territori carichi di significati culturali e spirituali, come nell’isola di Serua (Figi), dove le comunità lottano per non perdere le proprie radici.

Andrea Mastropasqua
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