Un altro passo verso la scoperta della vita extraterrestre?

Titano, la più grande luna di Saturno e la seconda del Sistema Solare per dimensioni, presenta caratteristiche che lo rendono unico e scientificamente affascinante. La sua superficie è punteggiata da laghi e mari di idrocarburi, mentre sotto di essa si ipotizza l’esistenza di un oceano di acqua liquida. Inoltre, la presenza di composti organici complessi, elementi essenziali per la vita, rende Titano un obiettivo privilegiato per lo studio dell’abitabilità extraterrestre.

Raggiungere la luna di Saturno: è questo l'ambizioso obiettivo della nuova missione "Dragonfly". SpaceX ha raggiunto un nuovo traguardo ottenendo un contratto dalla NASA per studiare Titano, una delle lune più intriganti del Sistema Solare. Con un investimento complessivo di 3,35 miliardi di dollari, questa missione, programmata per il 2028, mira a indagare le potenziali condizioni di abitabilità, suscitando grande interesse nella comunità scientifica.Dragonfly rappresenta una delle missioni più ambiziose della NASA, con il potenziale di rispondere a una delle domande fondamentali dell’umanità: siamo soli nell’Universo? L’eventuale scoperta di tracce di vita, anche sotto forma di elementi chimici prebiotici, potrebbe rivoluzionare la nostra comprensione delle condizioni necessarie per lo sviluppo della vita.

Dragonfly sarà equipaggiato con una tecnologia innovativa: un rotore nucleare progettato per spostarsi autonomamente sulla superficie di Titano. Durante i 2,5 anni terrestri previsti per la missione, il drone esplorerà vari paesaggi, raccogliendo dati e conducendo esperimenti scientifici.

La missione punterà a studiare la chimica prebiotica di Titano, ovvero i processi attraverso i quali i composti organici potrebbero aver interagito con l’acqua nel tempo, creando potenzialmente le condizioni per la vita. Per raggiungere la luna di Saturno, Dragonfly dovrà affrontare un viaggio di 6 anni, con il lancio fissato in una finestra temporale a partire da luglio 2028.