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Accadde 78 anni fa; l'ultima eruzione del Vesuvio nel marzo 1944

13:06
19 marzo 2022

Geologia e vulcani
78 anni fa l'ultima eruzione del Vesuvio

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L'eruzione del Vesuvio nel marzo 1944 chiude un lungo periodo di attività del vulcano che dal 1631 in avanti aveva presentato una fitta sequenza di eruzioni. Le ultime due eruzioni documentate in epoca storica sono state nel 1906 e nel 1929.

Durante le pause tra una e l'altra eruzione all'interno del cratere era sempre presente un piccolo cono di scorie dal quale usciva quasi ogni giorno un pennacchio di vapore. Quest'ultimo era diventato una delle caratteristiche simbolo del panorama del Golfo di Napoli.

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L'eruzione del 1944 ebbe inizio Il 18 marzo con un aumento dell'attività effusiva. Un paio di colate di lava traboccarono dall'orlo del cratere. La più importante discese in direzione nord-ovest, seguendo il fianco del Monte Somma e raggiungendo i paesi di Massa di Somma e San Sebastiano.

A partire dal 21 marzo l'attività effusiva cessa, mentre ha inizio una forte attività esplosiva con fontane di lava alte tra 2 e 4 chilometri. La colonna di cenere raggiunse una altezza di 5 km, in questa fase ci furono parziali collassi della colonna eruttiva che causarono flussi piroclastici all'interno dell'area del Gran Cono.

Le ceneri si dispersero verso est per una distanza compresa tra 15 e 20 chilometri. Una copiosa colonna di cenere continuò fino al 23 marzo, in questa fase ci furono almeno 23 vittime.

A partire dal 24 marzo le esplosioni diventarono meno frequenti e la cenere passò da colore scuro a colore chiaro, annunciando la fine dell'eruzione.

Da allora il sistema di alimentazione del Vesuvio è diventato a condotto chiuso e non ci sono state ulteriori eruzioni. Sul cratere sommitale c'è soltanto una debole attività fumarolica. Al momento non ci sono segnali di una imminente ripresa dell'attività. Il Vesuvio resta comunque uno dei vulcani più monitorati al mondo.

Redazione Meteo & Radar
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