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Clima e ambiente - Ciclone Hans: piogge come in autunno, perchè è stato così intenso?

14:00
19 aprile 2025

Clima e ambiente
Ciclone Hans: piogge come in autunno, perchè è stato così intenso?

L'ondata di maltempo che ha colpito il nord Italia negli ultimi 2 giorni entra ufficialmente a far parte di una ormai lunga lista di eventi meteorologici estremi che a fasi alterne colpiscono il nostro Paese. Anche la primavera sta diventando una stagione alluvionale?

La super tempesta Hans sta abbandonando il Mediterraneo, concedendo finalmente un miglioramento del tempo sulle martoriate regioni settentrionali. Il vortice depressionario di origine atlantica ha messo in gioco una circolazione di aria molto calda di venti meridionali che ha investito il bacino centrale del Mediterraneo. Lo Scirocco ha raggiunto le regioni settentrionali che sono venute a trovarsi in una zona di confluenza tra i venti caldi subtropicali e quelli più freschi atlantici.

Qui il nastro trasportatore di venti di Scirocco ha accumulato enormi quantità di umidità sotto forma di nubi e precipitazioni intense che hanno colpito i rilievi meridionali delle Alpi, dove gli accumuli in alcune località hanno raggiunto i 500 mm nell'arco di appena 48 ore.

Anche l'asse di sviluppo della saccatura suggeriva che i fenomeni avrebbero potuto essere molto intensi, avendo un’inclinazione con asse nord-ovest sud est, costituendo di fatto una circolazione potenzialmente alluvionale per il nord Italia.

Impressionanti accumuli precipitativi in Piemonte nelle ultime 48 ore. Fino a 400/500 mm.

Ciò che stupisce è semmai la stagionalità, fino a pochi decenni fa fenomeni di questo tipo erano appannaggio della stagione autunnale mentre negli ultimi 10-15 anni si stanno verificando sempre più frequentemente anche durante la primavera. Stiamo sperimentando una progressiva perdita della stagionalità, vivendo in un pianeta più caldo che facilita manifestazioni atmosferiche eccessive.

Temperature più calde significano soprattutto maggiori quantità di vapore acqueo disponibili in atmosfera per costruire nubi e precipitazioni. Parte di questo calore in eccesso potrebbe essere arrivato anche dal Mediterraneo che ad aprile 2025 ha mostrato temperature molto più calde della media.

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William Demasi
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