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Didattica e curiosità - Alluvione 9 Ottobre 2014: Liguria sotto assedio

14:45
9 ottobre 2024

Didattica e curiosità
Alluvione 9 Ottobre 2014: Liguria sotto assedio

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L’alluvione che ha colpito Genova il 9 ottobre 2014 è stata una delle più devastanti degli ultimi anni, con conseguenze tragiche e ingenti danni in tutta la città. In poco più di una notte, il capoluogo ligure è stato travolto da piogge torrenziali che hanno scaricato quantità impressionanti di acqua, causando l’esondazione dei principali torrenti della zona e trasformando le strade in fiumi di fango e detriti.

Le condizioni atmosferiche che hanno portato all’alluvione sono state il risultato di un forte sistema perturbato proveniente dall'Atlantico che ha investito il Nord Italia, con particolare intensità sulla Liguria. La combinazione tra l’aria umida e calda proveniente dal Mediterraneo e una forte instabilità atmosferica ha generato temporali autorigeneranti, ovvero sistemi temporaleschi che stazionano sulla stessa area per ore, scaricando enormi quantità di pioggia.

Nella notte tra l'8 e il 9 ottobre, il torrente Bisagno, uno dei corsi d'acqua principali di Genova, ha esondato, sommerso da circa 500 mm di pioggia in sole sei ore. Insieme al Bisagno, anche il Fereggiano e altri piccoli torrenti della città hanno straripato, contribuendo all’allagamento di vaste aree del centro e della periferia.

Le conseguenze dell’alluvione sono state disastrose. Il violento deflusso delle acque ha sommerso strade, negozi, abitazioni e auto, provocando il caos nella città. In molte zone, la circolazione è rimasta bloccata per giorni a causa del fango e dei detriti che hanno invaso le arterie principali, rendendo difficili i soccorsi.

Purtroppo, l’alluvione del 9 ottobre ha causato anche la perdita di vite umane. Il bilancio complessivo ha registrato una vittima, Antonio Campanella, di 57 anni, che è stato travolto dalla piena del Bisagno mentre cercava di raggiungere la sua auto. Numerose persone sono rimaste ferite, e migliaia di famiglie e imprese hanno subito danni considerevoli a proprietà e infrastrutture.

L’alluvione di Genova è stata causata da una complessa combinazione di fattori meteorologici, culminati nella formazione di un temporale autorigenerante, un fenomeno raro ma devastante. Questo tipo di temporale si verifica quando i venti, le condizioni di umidità e la configurazione atmosferica favoriscono la continua rigenerazione di celle temporalesche sopra la stessa area, portando a precipitazioni persistenti e intense.La configurazione atmosferica che ha portato alla formazione del temporale autorigenerante è stata caratterizzata da una convergenza di venti. In questo caso, due correnti d'aria opposte si sono scontrate sopra la Liguria:

  • Da una parte, vi era un flusso di venti meridionali caldi e umidi provenienti dal Mediterraneo, alimentati da una depressione presente sul Golfo di Genova. Questi venti, comunemente associati allo Scirocco (Sud-Est), hanno trasportato grandi quantità di umidità dall'acqua calda del mare verso l'entroterra.
  • Dall'altra parte, i venti freddi e secchi di Tramontana provenienti da nord si sono incanalati lungo i crinali montuosi dell'Appennino ligure, creando una forte opposizione con l'aria calda e umida in arrivo dal mare.

Questa confluenza ha creato una linea di convergenza sopra Genova e l’entroterra, che ha agito come un "binario" su cui il temporale si è bloccato, rigenerandosi continuamente.

La differenza di temperatura tra l'aria calda e umida proveniente dal mare e l'aria più fredda e secca da nord ha favorito il rapido sollevamento dell'aria calda. Il sollevamento forzato ha portato alla condensazione dell'umidità presente nell'aria, generando grandi nubi temporalesche cariche di precipitazioni.

Questa instabilità, unita alla presenza di un gradiente di temperatura molto marcato tra il suolo e le quote superiori dell'atmosfera, ha reso possibile la formazione di temporali intensi e persistenti. Il mare, che in quel periodo era ancora relativamente caldo, ha fornito l'energia necessaria per alimentare e mantenere attivo il temporale per molte ore.

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Uno degli aspetti più distruttivi del temporale del 9 ottobre è stata la sua stazionarietà. La convergenza dei venti ha bloccato il movimento del sistema temporalesco, impedendogli di spostarsi verso l'interno o di dissiparsi. Le celle temporalesche si sono rigenerate continuamente sulla stessa area per diverse ore, provocando accumuli di pioggia eccezionali in un lasso di tempo molto breve.

In alcune zone, come lungo il bacino del torrente Bisagno e del Fereggiano, si sono registrati oltre 500 mm di pioggia in sei ore, un valore estremamente elevato che ha causato il rapido ingrossamento dei corsi d'acqua e l’esondazione quasi immediata.

La forte convergenza di venti e l'instabilità atmosferica hanno portato a una situazione di supercellule temporalesche che hanno continuato a rigenerarsi. Questo fenomeno, unito alla conformazione orografica della regione ligure, ha amplificato gli effetti al suolo. Genova, con il suo complesso sistema di torrenti e canali, si è trovata impreparata a gestire una quantità così elevata di precipitazioni in tempi così brevi.

Le precipitazioni concentrate hanno rapidamente saturato il terreno, e i torrenti cittadini, già noti per la loro capacità limitata, sono tracimati. L’esondazione del Bisagno, uno dei corsi d’acqua principali della città, ha portato a gravi allagamenti nelle zone centrali, colpendo soprattutto i quartieri di Brignole e Foce.

Andrea Mastropasqua
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