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Geologia e vulcani - Campi Flegrei: uno studio conferma la risalita di magma dal sottosuolo

18:30
21 settembre 2024

Geologia e vulcani
Campi Flegrei: uno studio conferma la risalita di magma dal sottosuolo

Un team internazionale di ricercatori guidati dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha da poco svolto un'indagine multidisciplinare sui Campi Flegrei. I risultati dello studio sono stati riportati nell'articolo “Tracking the 2007 - 2023 magma-driven unrest at Campi Flegrei caldera (Italy)" e confermano come sotto quest'area vulcanica ad alto rischio per l'elevata densità demografica, sia in atto un accumulo di magma a profondità relativamente superficiali.

Schema interpretativo del sistema di alimentazione dei Campi Flegrei dal 2007 al 2023. 

Secondo quanto riportato dall'INGV lo studio è stato condotto utilizzando tecniche avanzate come la geodesia, le simulazioni numeriche e la petrologia. Analizzando i dati i ricercatori sono riusciti a mappare il movimento del magma nella profondità della caldera nell'arco di 16 anni dal 2007 al 2023. In questo lasso temporale, infatti, è riconducibile l'inizio della nuova frase bradisismica che ci accompagna ancora oggi.

Durante l'attività di questi anni, le analisi hanno evidenziato una progressiva ascesa del magma dal serbatoio principale situato a circa 8 chilometri di profondità, verso livelli via via più superficiali. La risalita del magma e del gas magmatici hanno contribuito ad una intensificazione progressiva dell'attività sismica, il sollevamento del suolo e l'incremento dei fenomeni di emissione di gas nell'area della solfatara.

Secondo lo studio, attualmente in magma si trova a circa 4 chilometri di profondità ed il suo accumulo appare più elevato nei pressi del Rione Terra e di Pozzuoli, dove il sollevamento del suolo dal 2006 ad oggi ha raggiunto circa 1.3 metri. I dati più recenti dal 2023 ad oggi indicano che il processo di sollevamento e accumulo di magma nel sottosuolo sta proseguendo ancora oggi, e che anzi vi sia stata una lieve intensificazione delle manifestazioni.

Secondo la comunità scientifica, sebbene ancora non vi siano segnali di un'eruzione imminente, il continuo accumulo di magma e l'aumento della pressione nel sottosuolo rappresenta un rischio che non può essere ignorato e che deve essere gestito con grande attenzione.

William Demasi
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